Insel der Engel'

Il mio piccolo pezzo di Paradiso

 

Le domande dei fan, le risposte di Jon, il futuro di Opera

Jon von Tetzchner, CEO di Opera ASA

La settimana scorsa, in occasione del 15° anniversario del suo browser, Jon von Tetzchner, fondatore e CEO di Opera Software, ha risposto ad alcune domande poste e selezionate dalla community di My Opera.

Domande che, a dir la verità, avrebbero potuto essere più attentamente studiate ma che si sono comunque rivelate ugualmente utili per capire meglio, o semplicemente confermare, alcune scelte fatte in casa Opera ed avere qualche indizio in più su cosa ci si potrà aspettare in futuro.

Innanzitutto è stato interessante approfondire la tematica UserJS ed i motivi per cui ad oggi pare sia sempre stata messa in secondo piano dagli sviluppatori e non solo.

Nonostante Jon tenti di svicolare, si evince infatti chiaramente come tale tecnologia non abbia ricevuto alcuna attenzione dopo la sua introduzione iniziale salvo il suo utilizzo attraverso il browser.js da parte degli sviluppatori stessi. Un errore sicuramente importante a cui sembra che verrà in futuro posto rimedio attraverso una più proficua pubblicizzazione, il probabile allestimento di un’area dedicata in cui gli utenti potranno non solo cercare e scaricare gli script desiderati, ma contribuire attivamente all’accrescimento del database come già avviene per skin e toolbar, e, infine, una semplificazione della procedura di installazione, gestione ed utilizzo degli script per facilitare la vita ai nuovi arrivati (ovvero un UserJS Manager).

Se quanto sopra dovesse accadere realmente sarebbe sicuramente un grande passo avanti per Opera, anche se lascia francamente perplessi il fatto che perchè la cosa venisse presa in considerazione ci siano voluti anni di incessanti richieste ed un colloquio diretto fra il CEO e la sua community. 😕

E se lascia perplessi la questione UserJS, ancor di più ci riesce quella dello sviluppo di API pubbliche.

Nel rispondere alla classica diatriba di chi vorrebbe vedere le celebri estensioni anche su Opera, Jon conferma quanto già sapevamo: l’obiettivo di Opera è consegnare all’utente un browser già ricco di funzionalità dal primo istante, mentre per chi volesse qualcosa in più può sempre far ricorso ad UserJS e alle Widget tanto amate dalla società norvegese.

Non che questa filosofia debba essere necessariamente sbagliata, ma mi permetterei di far notare due cose:

Prima di tutto che proprio la disponibilità delle estensioni è stata la fortuna di Firefox, cosa che concorrenti come Google hanno già capito e si preparano a sfruttare. Del resto trovarsi sui forum la classica domanda “dove trovo le estensioni per Opera?” non è certo cosa rara e questo vorrà pur dire qualcosa.

Secondo c’è qualcosa che sembra sfuggire a Jon ed agli sviluppatori: con Widgets e UserJS è sicuramente possibile far molto ed avere alcune funzionalità aggiuntive a volte molto comode, ma quello che non possono in alcun modo fare è interagire con il browser stesso e modificarne magari alcuni comportamenti così come integrare in esso funzionalità avanzate impossibili da replicare con script JS o altro.

Come detto queste restano comunque opinioni personali e la politica di casa Opera è probabilmente quella che meglio si adatta a questo browser, anche se al costo di una minore popolarità.

E se le ultime parole di Jon:

However, this does not preclude us from adding new ways to expand Opera in the future.

potrebbero alimentare le speranze dei più fiduciosi, il mio consiglio è di non dar loro troppo credito finchè non verrà data maggior enfasi alla cosa. 😉

Per quanto riguarda le restanti domande non mi è parso di notare nulla di particolarmente interessante o degno di nota, spaziando grosso modo su tematiche generali di nessun riscontro pratico.

I più curiosi possono comunque andare a leggere l’intervista completa direttamente sulle pagine di Choose Opera e se trovate qualche spunto interessante non esitate a parlarne direttamente qui nei commenti. 😉